Abstract
L’artroplastica totale di spalla inversa (RTSA) è sempre più utilizzata per il trattamento delle patologie traumatiche e degenerative della spalla, comprese le artropatie della cuffia dei rotatori irreparabili. Sebbene la RTSA abbia dimostrato un notevole successo, è associata a varie complicanze, con il fallimento della componente glenoidea che rappresenta la principale causa di revisione chirurgica. In questo caso clinico, presentiamo una rara complicanza: la mobilizzazione post-traumatica della glenosfera dovuta alla rottura dell’anello di connessione tra la glenosfera e il metal-back baseplate, un meccanismo di fallimento non precedentemente descritto in letteratura.
Il paziente ha subito due interventi di revisione a causa del fallimento della componente glenoidea. Il secondo intervento ha rivelato una causa inusuale: la rottura dell’anello di connessione, che ha portato a instabilità ricorrente e al fallimento dell’impianto. I reperti intraoperatori includevano formazione di tessuto cicatriziale e metallosi, indicando un processo cronico di allentamento. La revisione chirurgica ha avuto successo grazie alla sostituzione dei componenti danneggiati e al ripristino della stabilità.
Questo caso evidenzia l’importanza di considerare il fallimento meccanico dei componenti come possibile causa di instabilità ricorrente nei pazienti sottoposti a RTSA. Un monitoraggio postoperatorio attento, il riconoscimento tempestivo delle complicanze e un’adeguata strategia chirurgica sono essenziali per ottimizzare i risultati clinici in questi casi complessi.
Reverse total shoulder arthroplasty (RTSA) is increasingly used for treating traumatic and degenerative shoulder conditions, including irreparable rotator cuff arthropathies. While RTSA has shown significant success, it is associated with various complications, with glenoid component failure being the leading cause of revision surgery. In this case report, we present a rare complication of post-traumatic mobilization of the glenosphere due to rupture of the connector ring between the glenosphere and the metal-back baseplate, a failure mechanism not previously described in the literature.
The patient underwent two revision surgeries due to glenoid component failure, with the second case revealing an uncommon cause: rupture of the connector ring, leading to recurrent instability and implant failure. Intraoperative findings included scar tissue formation and metallosis, indicating a chronic loosening process. Successful revision surgery involved replacing the damaged components and ensuring proper stability.
This case highlights the importance of considering mechanical component failure as a potential cause of recurrent instability in RTSA patients. Close postoperative monitoring, timely recognition of complications, and appropriate surgical intervention are essential to optimizing patient outcomes in these complex cases.
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