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Abstract

Introduzione. L’utilizzo di megaprotesi (MP) dell’arto inferiore in campo non oncologico è una realtà ortopedica ormai assodata. Si rende necessaria nelle condizioni in cui il paziente presenta una severa perdita ossea, come nei casi di gravi traumi o sequele di traumi, fallimenti di sintesi di fratture periprotesiche, revisioni protesiche o fallimenti di trapianti ossei.
Materiali e metodi. Da gennaio 2001 a ottobre 2018 sono stati reclutati un totale di 137 pazienti, con un follow-up minimo di 15 mesi, sottoposti ad impianto di MP. Le complicanze sono state classificate secondo la classificazione di Henderson 1 in I (fallimento dei tessuti molli), II (mobilizzazione asettica), III (fallimento strutturale), IV (infezione peri-protesica).
Risultati. Il follow-up medio è stato di 55 mesi (15-216), con mediana di 41 mesi. In media, a 43 mesi dall’intervento, 27 pazienti sono usciti dal follow-up (LTF). 71 (52%), non hanno avuto alcuna complicanza sino al loro ultimo follow-up, mentre 66 (48%), ne hanno sviluppato almeno una. Si è rilevata una sopravvivenza globale ad 1 anno dell’89% ed a 2 anni dell’84%, mentre a 5 ed a 10 anni, rispettivamente del 75% e del 68%.
Discussione. Le percentuali di sopravvivenza protesica osservate, sono in linea con quelle della letteratura. Le discordanze più rilevanti, in alcuni casi, sono imputabili al fatto che, diversi studi, prendono in considerazione differenti definizioni di failure (fallimento protesico). Bisogna considerare che l’impianto di megaprotesi è un trattamento di Limb Salvage e i pazienti sono stati sottoposti a trattamenti chirurgici precedenti considerati falliti. Inoltre, il follow-up in diversi casi è superiore ai 15 anni, quindi maggiore della vita stimata di molte protesi di primo impianto.
Conclusioni. Le megaprotesi sono un’opzione utilizzabile, ma vanno riservate esclusivamente a casi selezionati, in cui sia presente un grave “bone loss”, una qualità dell’osso scadente o nei casi selezionati in cui i precedenti interventi chirurgici siano falliti.

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Authors

Stefano Grossi - Ortopedia e Traumatologia 2, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Cisanello, Pisa

Gabriele Gariffo - Ortopedia e Traumatologia 2, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Cisanello, Pisa

Antonio D'Arienzo - Ortopedia e Traumatologia 2, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Cisanello, Pisa

Lorenzo Andreani - Ortopedia e Traumatologia 2, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Cisanello, Pisa

Mustafa Citak - Endoprosthetik Zentrum, Helios ENDO-Klinik, Hamburg (HB)

Thorsten Gehrke - Endoprosthetik Zentrum, Helios ENDO-Klinik, Hamburg (HB)

Federico Sacchetti - Ortopedia Oncologica e Ricostruttiva, Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, CTO, Firenze

Domenico Campanacci - Ortopedia Oncologica e Ricostruttiva, Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, CTO, Firenze

Rodolfo Capanna - Ortopedia e Traumatologia 2, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Cisanello, Pisa

How to Cite
Grossi, S., Gariffo, G., D’Arienzo, A., Andreani, L., Citak, M., Gehrke, T., Sacchetti, F., Campanacci, D., & Capanna, R. . (2022). Megaprotesi dell’arto inferiore: complicanze e sopravvivenza in pazienti non oncologici. Giornale Italiano Di Ortopedia E Traumatologia, 48(2), 93–99. https://doi.org/10.32050/0390-0134-255
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