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Una storia come tante al giorno d’oggi, rappresentazione di un mondo reale. Lo sforzo di fantasia dell’autore si limita a creare personaggi e circostanze del loro incontro; per il resto, gli basta guardarsi intorno – o indietro nel suo vissuto – per trarre contenuti, scenari, occasioni particolari. Legando tutto con un filo fatto di riflessioni e di sentimenti, la trama esce dall’ordinario e si nobilita; e la storia diventa romanzo da gustare.
Non male come esordio letterario, questo del dott. Sebastiano Torrisi, catanese di origine, 64 anni, da più di trenta in servizio in reparti di ortopedia di Brescia e provincia. L’impegno per la chirurgia del ginocchio e del piede, o per la traumatologia, non hanno mai intaccato la sua passione di scrivere – «provandone anche conforto», gli piace aggiungere –, e di conservare così ricordi personali, trasponendoli in fiabe o poesie («Le ho raccolte in tre libri, che ho fatto stampare solo per me…»). Poi ci ha provato a uscire dal guscio, presentandosi al pubblico nel 2022 con “Sul Treno Milano Roma”, titolo del romanzo in vetrina. Risultato più che soddisfacente, se è vero che l’editore lo ha già invitato a mettere mano su una seconda opera.
L’asse ferroviario Milano-Roma è il punto di partenza – e in buona parte anche il percorso – di una narrazione che ha come protagonista la ventiquattrenne Chloe, carina di aspetto e tenera di cuore, che si troverà ad affrontare un periodo delicato della propria vita, tra la crisi del rapporto col suo ragazzo e la grave malattia dell’adorato papà. I suoi genitori vivono a Milano, mentre lei a Roma frequenta un master universitario e contemporaneamente svolge un tirocinio lavorativo presso uno studio legale. Su quel treno viaggia spesso, nel fine settimana o per le festività, ed è lì che farà più di un incontro casuale; il più importante è proprio all’inizio del racconto, con una donna che col semplice sguardo (da buona psicologa di professione) comprenderà la sua inquietudine interiore, e diventerà sua amica e confidente.
Di viaggi, in realtà, la bella Chloe ne farà tanti e con ogni mezzo, scoprendo luoghi e persone. Quasi una metafora della vita, che ha bisogno sempre di nuove esperienze affinché un bel momento si possa riuscire a mettervi ordine, per dare un significato alle cose più importanti, senza magari tradire i propri desideri. Intorno a lei si alternano sulla scena altre donne e altri uomini – tra familiari, colleghe, compagni di avventura – in uno scambio continuo di ideali e di emozioni. Una fotografia, si direbbe, della borghesia contemporanea, con i suoi valori e i suoi problemi.
Torrisi veste i panni del narratore esterno, che sa tutto dei personaggi, li presenta con dovizia di particolari al lettore, ne svela retroscena attraverso flashback che fanno rimbalzare la storia tra il presente e il passato; lasciando poi abilmente alle ultime pagine un finale a sorpresa. Narratore che sembra partecipare emotivamente ai fatti, anche perché – ammette lui – c’è un po’ di sé stesso in ognuna delle persone e delle situazioni raffigurate. Una connotazione autobiografica che si fa ancora più palese in quelle digressioni che volentieri inserisce nel testo, con sequenze descrittive di località, di ambientazioni, anche di usi e tradizioni che di volta in volta compaiono sullo sfondo.
Il romanzo di Sebastiano Torrisi,“Sul treno Milano Roma”, (Marco Serra Tarantola Editore) è in vendita sugli store on line.