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Editoriale

No. 3 (Suppl. 1): CONSENSO INTERNAZIONALE SUL TROMBOEMBOLISMO VENOSO IN CHIRURGIA ORTOPEDICA E TRAUMATOLOGIA (ICM-VTE) - Edizione Italiana

Editoriale

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Publication Date: 2023-11-07

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“I pazienti sottoposti a chirurgia ortopedica sono ad alto rischio di mortalità per tromboembolismo venoso (TEV)”. Sebbene ci siano poche prove a sostegno di questa affermazione nella pratica moderna, è ancora frequente nelle pubblicazioni che esplorano il problema del TEV in ortopedia (Fig. 1). Ciò ha perpetuato un timore atavico per la morbilità e la mortalità correlate a TEV sia tra la comunità medica sia tra i pazienti 1. Pertanßto, numerose organizzazioni comprese l’American Academy of Orthopaedic Surgeons (AAOS) 2 e l’American College of Chest Physicians (ACCP) 3 negli Stati Uniti, e numerose altre ancora in tutto il mondo, hanno creato linee guida relative al problema del TEV in ortopedia. Alla luce dei dati imperfetti disponibili in materia di TEV, non sorprende che le linee guida siano state criticate per diversi motivi. Molte linee guida hanno limitato il loro campo di applicazione a una procedura chirurgica specifica (ad esempio, la sostituzione totale dell’anca o del ginocchio), altre non hanno riconosciuto l’importanza delle variazioni nella predisposizione geografica e razziale al TEV e quasi tutte hanno tentato di produrre raccomandazioni basandosi preferenzialmente o esclusivamente su studi di livello di evidenza elevato. Ancorché comprensibile e apprezzabile dal punto di vista metodologico, questa strategia tuttavia ha portato all’inclusione di studi condotti dall’industria farmaceutica (come parte dei requisiti normativi per l’approvazione di nuovi agenti chemioprofilattici per uso clinico). Tali studi spesso utilizzano come esito l’incidenza della trombosi venosa profonda distale alla venografia, piuttosto che il TEV clinicamente rilevante o l’embolia polmonare fatale, che rappresentano gli esiti veramente preoccupanti sia per la comunità medica sia per i pazienti 4,5. Alcune linee guida sono state criticate anche per aver trascurato gli eventi avversi, anche fatali, che possono insorgere a seguito della somministrazione di alcuni di questi agenti 6. L’International Consensus Meeting (ICM), preso atto dei limiti delle attuali linee guida e della necessità di studi randomizzati imparziali con esiti clinicamente importanti, ha convocato un gruppo di esperti di tutto il mondo per generare raccomandazioni che affrontino i problemi del mondo reale. I delegati di 135 società internazionali, provenienti da 68 paesi e rappresentanti di varie specialità, tra cui anestesia, cardiologia, ematologia, medicina interna e ortopedia, sono stati invitati a esaminare la letteratura sotto forma di revisioni sistematiche e a creare raccomandazioni pratiche relative a tutte le sottospecialità in ortopedia, con l’obiettivo di diffonderle a livello globale. Questa gigantesca iniziativa ha coinvolto quasi 600 esperti che hanno seguito rigorosamente il processo Delphi 7, come nelle precedenti attività ICM 8,9, per generare il documento monumentale che vi sta di fronte. Per un periodo di un anno, con la guida critica del comitato direttivo e l’impegno del comitato organizzativo, dei bibliotecari, dei biostatistici, degli epidemiologi e degli esperti del gruppo Cochrane, TUTTI i lavori pubblicati relativi al TEV in ortopedia sono stati esaminati per generare una risposta / raccomandazione ai quasi 200 quesiti raccolti sul campo. I delegati sono stati nominati dalle società o reclutati sulla base del loro interesse per l’argomento e sono stati selezionati sulla base delle loro competenze (un minimo di 3 pubblicazioni relative al TEV). Ogni domanda è stata assegnata a due delegati ai quali sono stati forniti dai bibliotecari i termini MESH e, in alcuni casi, l’elenco delle pubblicazioni. I delegati sono stati lasciati liberi di lavorare insieme o in autonomia. Dopo 6 mesi di revisione della letteratura ed estrazione dei dati, i delegati hanno prodotto la bozza iniziale delle raccomandazioni. La prima bozza del documento è stata quindi inviata per la revisione uno o due altri delegati con esperienza in materia. Le critiche o i suggerimenti scaturiti da questa revisione iniziale sono stati inviati agli autori. Il documento rivisto è stato sottoposto a una seconda revisione da parte di un ulteriore gruppo di delegati. In ogni momento, i documenti sono stati pubblicati sul sito web dell’ICM affinché tutti potessero visualizzarli e fornire commenti. Tutti i commenti raccolti attraverso il sito sono stati condivisi con gli autori di ciascun documento. Il documento è stato sottoposto a due ulteriori revisioni prima della presentazione al Journal of Bone and Joint Surgery; una è stata affidata a un membro del comitato organizzativo per garantire la completezza del documento, l’altra all’editor della relativa area specialistica. Il lavoro inviato è stato quindi sottoposto al consueto controllo editoriale di JBJS prima di andare in stampa. Questo mastodontico lavoro non avrebbe potuto essere completato in breve tempo senza il sacrificio e la dedizione di molti. Soprattutto, una profonda gratitudine va ai delegati di tutto il mondo che hanno dedicato disinteressatamente ore del loro scarso tempo per completare il compito in modo così rapido e completo. Un’iniziativa di questa portata non potrebbe essere condotta a termine senza il contributo di molti altri (vedi Ringraziamenti). Siamo fiduciosi che il lavoro prodotto sarà di aiuto per i pazienti e per la nostra comunità per gli anni a venire.

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Authors

Marc Swiontkowski - Editor-In-Chief

Javad Parvizi - Consulting Editor for Research

How to Cite
Swiontkowski, M., & Parvizi, J. (2023). Editoriale. Giornale Italiano Di Ortopedia E Traumatologia, 49(3 (Suppl. 1), 4–5. Retrieved from https://www.giot.it/article/view/372
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