Abstract
Introduzione. Le fratture della diafisi femorale rappresentano l’1,6-2% delle fratture pediatriche e sono più comuni tra i 2 e i 4 anni e in età adolescenziale, con un rapporto maschi/femmine di 3:1. L’etiologia e il trattamento variano con l’età, con il sospetto di abuso nei bambini sotto i 18 mesi
Materiali e metodi. Sono stati analizzati 32 casi di fratture diafisarie trattati dal 2021. I trattamenti incruenti, come la riduzione con trazione o gesso pelvi-podalico, sono stati scelti per i bambini fino a 6 anni, mentre i trattamenti cruenti, come i chiodi endomidollari elastici o fissatori esterni, sono stati riservati ai bambini più grandi. Quattro gruppi di pazienti sono stati creati in base al trattamento: IST (skin traction), IGPP (gesso pelvi podalico), CCEE (chiodi elastici), e CFE (fissatore esterno).
Scopo dello studio. L’obiettivo dello studio è analizzare le complicanze associate ai vari trattamenti, come vizi di consolidazione e deformità residua, analizzando rischi e benefici di ciascuna opzione.
Risultati. I risultati hanno mostrato che la trazione e il gesso hanno avuto risultati simili, ma quest’ultimo presenta minori complicanze e una degenza ospedaliera ridotta. Per i trattamenti chirurgici, i chiodi elastici sono meglio tollerati, mentre i fissatori esterni sono preferiti per fratture complesse, pur con rischi di rifrattura e rigidità articolare.
Conclusioni. La scelta del trattamento dipende dalle caratteristiche del paziente e dalla complessità della frattura, con diverse opzioni che permettono di ottimizzare l’approccio terapeutico ad ogni singolo caso.
Downloads
License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.
Copyright
Copyright (c) 2025 Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia
How to Cite
- Abstract viewed - 31 times
- PDF downloaded - 5 times